Le elezioni italiane di domenica 25 settembre sembrano aver segnato un radicale cambio di passo per il paese, con l’ormai quasi certo ottenimento della maggioranza assoluta alla Camera e al Senato da parte della coalizione di centro destra, guidata dal partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia.
Le principali testate internazionali analizzano l’impatto e le conseguenze di questo nuovo assetto politico spostato a destra, concentrandosi sulla già manifestata vicinanza del centro destra ai governi di Ungheria e Polonia, sul rischio del ritorno del fascismo e sulla figura di Giorgia Meloni.
New York Times: “Una svolta per la destra europea”
Giorgia Meloni in testa alle elezioni in Italia, in una svolta per la destra estrema europea.
Jason Horowitz, per il New York Times, passa in rassegna le forti preoccupazioni manifestate dall’establishment europeo per gli esiti delle elezioni in Italia:
“La vittoria della Meloni ha dimostrato che il fascino del nazionalismo – di cui è un’accanita sostenitrice – è rimasto intatto, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni dalle nazioni dell’Unione Europea nell’unire sovranità e risorse, prima per combattere la pandemia da COVID-19 e poi per fronteggiare l’avvio da parte di Putin del più grande conflitto in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale. Come, e quanto profondamente, una coalizione di destra in Italia guidata dalla Meloni possa minacciare questa coesione è ora la principale preoccupazione dell’establishment europeo.”
Elezioni che non dimostrano, secondo diversi politologi, uno spostamento dell’elettorato italiano a destra – illustra Horowitz: “l’Italia ha fatto nuovamente ricorso al desiderio perenne di un nuovo leader che potesse risolvere tutti i suoi mali. Meloni si è trovata nel posto giusto al momento giusto. Il suo è stato praticamente l’unico grande partito a rimanere fuori dal governo di unità nazionale di Draghi, permettendole di assorbire una quota crescente dell’opposizione. Il suo sostegno è passato dal 4% a circa il 25%”
Le Monde: “Una vittoria storica per l’estrema destra”
Elezioni in Italia: una vittoria storica per Giorgia Meloni e l’estrema destra. L’alleanza di destra guidata dal partito post-fascista Fratelli d’Italia ha ottenuto una chiara maggioranza sia alla Camera dei Deputati che al Senato con oltre il 44% dei voti.
“Dopo aver denunciato la campagna “violenta” e “aggressiva” di cui è stato vittima il suo partito, Giorgia Meloni ha invitato al “rispetto reciproco”, prima di dire ai suoi sostenitori che domani si tratterà di “dimostrare il nostro valore” e che la sfida futura sarà quella di “unire gli italiani”.” scrive Jérôme Gautheret per Le Monde.
El Pais: “Un astensionismo storico”
L’estrema destra vince per la prima volta le elezioni in Italia. La coalizione di conservatori, post-fascisti e populisti, guidata da Giorgia Meloni, ha ottenuto il 44% dei voti sia al Congresso che al Senato, con il 96% dei voti scrutinati. “È il momento della responsabilità, governeremo per tutti gli italiani”, assicura il possibile futuro premier dopo un’elezione con un tasso di astensione storico.
Daniele Verdu, corrispondente de El Pais, racconta il ritorno della coalizione di centro destra al potere: “Un conglomerato politico che non governava dall’ultimo esecutivo di Silvio Berlusconi, caduto nel 2011 con un’Italia sull’orlo del fallimento, e una precoce Meloni come Ministro della Gioventù. Il risultato non sorprende nessuno in una campagna all’insegna del disinteresse e dell’apatia dei cittadini.”
“La notizia, però, è stata un crollo storico della partecipazione, di quasi il 64% (circa nove punti in meno rispetto al 2018), che dal 1979 segna un percorso discendente nell’interesse dei cittadini per la politica.”
Die Welt: “Un successo antipolitico”
La vittoria elettorale di Meloni è un successo antipolitico. Il successo del partito di Giorgia Meloni non è il successo di un’idea politica. Essa si basa principalmente sul fatto che i Fratelli sono stati gli unici tra i soggetti percettibili ad essersi opposti. Dietro di lei si radunano gli insoddisfatti, i frustrati e gli stanchi della politica.
Per Thomas Schmid, dalla redazione di Die Welt, la vittoria di Meloni è un successo apolitico, che nulla di fatto garantisce sul futuro mantenimento del nuovo assetto italiano di centro destra: “la vittoria della alleanza elettorale non è stata brillante come speravano i loro leader. Perché il successo dei Fratelli va di pari passo con il fallimento della Lega di Matteo Salvini e di Forza Italia di Berlusconi. Entrambe le parti volevano ottenere molto più del dieci percento per poter avere voce in capitolo nell’auspicata alleanza di governo. Entrambi hanno mancato il loro obiettivo, la Lega è scesa dal 17,3 a quasi il 9 per cento, Forza Italia dal 13,9 a circa il 7,5 per cento. Ciò significa: il partito di Berlusconi – che da un giorno all’altro è diventato una star politica un quarto di secolo fa – si sta estinguendo.”
CNN: “Una notte di orgoglio e redenzione”
Giorgia Meloni si aggiudica la vittoria e si prepara a diventare il primo ministro più di estrema destra dopo Mussolini. Rivolgendosi ai media e ai sostenitori nelle prime ore di lunedì mattina, Meloni ha detto che è stata “una notte di orgoglio per molti e una notte di redenzione”.
I corrispondenti della CNN, Kara Fox, Barbie Latza Nadeau, Antonia Mortensen, Nicola Ruotolo, Sharon Braithwaite and Valentina DiDonato, si sono collegialmente concentrati sulla forte probabilità che Meloni vada a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio diventando così la prima donna ad assumere quella carica.
“la sua politica non significa che sia necessariamente interessata a promuovere i diritti delle donne. Emiliana De Blasio, consigliere per la diversità e l’inclusione dell’Università LUISS di Roma, ha dichiarato alla CNN che la Meloni “non si pone affatto il problema dei diritti delle donne e dell’empowerment in generale”.
The Guardian: “La prima donna Presidente del Consiglio”
Giorgia Meloni saluta la “notte dell’orgoglio” mentre gli exit poll indicano la vittoria della coalizione di estrema destra. La leader del partito Fratelli d’Italia sembra destinata a diventare il primo premier donna del Paese.
Anche Angela Giuffrida, per The Guardian, ha posto i riflettori sulla identità femminile di Meloni per poi tornare a concentrarsi sulla percezione che l’Europa avrà di Giorgia Meloni Presidente del Consiglio: “La prevista vittoria della coalizione, tuttavia, solleva interrogativi sulle alleanze del Paese in Europa, mentre il continente entra in un inverno probabilmente dominato dagli alti prezzi dell’energia e dalla risposta all’aggressione russa in Ucraina. Meloni ha cercato di inviare messaggi rassicuranti, ma è improbabile che la prospettiva di vederla come primo ministro sia accolta con favore a Parigi o a Berlino”.
“La settimana scorsa il partito socialdemocratico tedesco al governo ha avvertito che sua vittoria di Meloni sarebbe stata negativa per la cooperazione europea. Lars Klingbeil, presidente della SPD, ha affermato che la Meloni si è allineata con figure “antidemocratiche” come il primo ministro ungherese Viktor Orbán”.
The Economist: “L’Italia ha scelto la destra nazionalista”
L’Italia vota con decisione per una coalizione di partiti della destra nazionalista. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, sembra destinata a diventare il prossimo primo ministro.
The Economist prova, invece, a mettere in luce le divisioni – evidenti sin dall’inizio – interne alla coalizione di centro destra e che potrebbero far presagire un futuro tutt’altro che unitario: “Fin dall’inizio, si è trattato di un’elezione che i partiti di destra avrebbero dovuto perdere. In altre circostanze, le differenze personali e politiche tra i conservatori italiani si sarebbero potute rivelare invalidanti. La fragilità del loro patto è stata evidenziata in modo drammatico nelle fasi finali della campagna. Una delle maggiori incertezze della destra è in che misura appoggerà la guerra in Ucraina. La Meloni è stata un’incrollabile sostenitrice dell’approccio occidentale. Ma Salvini ha messo in dubbio il valore delle sanzioni e Berlusconi è un amico di lunga data di Vladimir Putin. Il 22 settembre l’85enne ex primo ministro ha inaspettatamente difeso Putin, insinuando che il presidente russo fosse stato costretto a invadere l’Ucraina e affermando di voler semplicemente sostituire il governo di Volodymyr Zelensky con “persone perbene”.”
Politico: “Il governo più di estrema destra da Mussolini”
L’Italia si avvia a eleggere il governo più di destra dai tempi di Mussolini. I risultati provvisori indicano che Giorgia Meloni sarà il primo primo ministro donna in Italia, alla guida di una coalizione con circa il 44% dei voti.
Hannah Roberts e Giorgio Leali per Politico scrivono della natura post fascista di Fratelli d’Italia: “la sua ascesa ha portato a un esame di coscienza tra alcuni esponenti della sinistra italiana che vedono nella tribù politica della Meloni i discendenti dei fascisti di Mussolini. Fratelli d’Italia trae le sue origini dal Movimento Sociale Italiano (MSI), fondato da ex-fascisti nel secondo dopoguerra. Le posizioni dure sull’immigrazione e sulle droghe, unite alla disapprovazione dell’aborto e a un convinto euro-scetticismo, rafforzano il quadro.”
The Telegraph: “Un governo di destra a 100 anni dalla marcia su Roma”
L’Italia si avvia ad avere il governo più di destra dai tempi di Mussolini. I risultati sono arrivati 100 anni dopo l’ascesa al potere di Benito Mussolini e delle sue Camicie Nere con la Marcia su Roma.
“Meloni ha cercato di dissociarsi dal torbido passato del suo partito. Ma il partito ha ancora nel suo emblema una fiamma tricolore, che in Italia ha una connotazione fascista perché rappresenta la fiamma che arde sulla tomba di Mussolini.”
“Molti degli italiani che intendono votare per Fratelli d’Italia dicono di non avere particolare ammirazione per Mussolini e il suo regime fascista.” scrive Nick Squires, corrispondente per The Telegraph.
Foto di copertina ANSA/ETTORE FERRARI