Domenica 10 settembre si terranno in diverse provicie russe le elezioni locali e regionali. Tra queste, anche i quattro territori ucraini illegalmente annessi: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.
Essendo il primo voto dall’inizio dell’invasione ucraina, saranno un parziale indicatore del reale consenso dei russi rispetto alla guerra e alle scelte di Vladimir Putin, nonostante il controllo che sarà esercitato sulle votazioni. Seppure non totalmente sotto il controllo russo, le elezioni sono il tentativo di consolidare il controllo da parte russa, ed indicano la volontà di non abbandonare quei territori.
“Il resto del mondo non riconoscerà le elezioni nei territori occupati, come è avvenuto prima con i referendum e in Crimea. Ma Putin sta ancora cercando di mostrare alla gente nei territori occupati che non c’è speranza e che la Russia è qui per sempre”, ha commentato l’analista ucraino Volodymyr Fesenko del Penta Center of Political Research.
Foto di copertina EPA/STRINGER