Pubblichiamo dei passaggi della rassegna stampa settimanale sull’Africa, curata da Jean-Léonard Touadi per RadioRadicale. È possibile ascoltare il podcast dal sito dell’emittente. Clicca qui per ascoltare
Questa rassegna del 28 maggio vuole fare il punto della situazione economica, finanziaria e dello sviluppo del continente africano, proponendo in aggiunta un focus sulle relazioni tra Algeria ed Italia e sui riflessi politici del conflitto in Ucraina sull’Africa.
Economia, finanza e sviluppo
Per fare il punto della situazione economica, finanziaria e dello sviluppo del continente africano riprendiamo un lungo articolo curato da Massimiliano Frenza Maxia e Aldo Pigoli. L’analisi sostiene che “il conflitto in Ucraina pesa sulle prospettive di sviluppo africane, inserendosi in un contesto di difficile ripresa post-pandemica. I rischi per la sicurezza alimentare, gli elevati prezzi dell’energia e il ristretto margine di azione dei governi hanno portato il Fondo Monetario Internazionale a ridurre le stime di crescita, ora prevista al 3,8% nel 2022.”
Secondo gli autori “il continente africano rappresenta una regione dalle enormi potenzialità economiche frenate, tuttavia, da alcune fragilità, in parte legate al fatto che i vari sistemi economici e finanziari africani sono ancora in fase di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda i processi di diversificazione produttiva, realmente intrapresi solo da pochi Paesi, e la limitata disponibilità di infrastrutture e strumenti finanziari. Anche se la fase di crescita economica intrapresa con continuità dal continente africano è in atto da oltre 25 anni, gli operatori finanziari pubblici e privati hanno rivolto il loro sguardo alle opportunità presenti in Africa solo di recente, mettendo a disposizione una mole crescente di investimenti e contribuendo allo sviluppo di vari Paesi e settori.”
Si aggiunge, inoltre, che “a beneficiare di questa nuova attenzione non sono solo la produzione e l’export di commodities ma, in misura crescente e sempre più rilevante, la green economy, la digitalizzazione e l’innovazione, elementi chiave per il successo di questa fase di sviluppo del continente. Inoltre, diversamente dal passato, si stanno affermando attori “interni”, quali i fondi pensione o i fondi sovrani, che sebbene ancora con dimensioni limitate rispetto al mondo occidentale, asiatico e mediorientale, stanno cercando di farsi strada, soprattutto nei Paesi più rilevanti economicamente, quali Nigeria, Sudafrica ed Egitto”.
Visita di stato in Italia del Presidente algerino Tebboune
Un articolo di Dernières Info d’Algérie riporta la notizia della visita di stato del “Presidente della Repubblica Abdelmadjid Tebboune effettuata mercoledì 25 giugno su invito del suo omologo Sergio Mattarella”. In un comunicato della presidenza della Repubblica si legge che “questa visita riveste un’importanza particolare per rafforzare gli storici legami di amicizia e consolidare le relazioni bilaterali in molti settori, in particolare in quello economico, nel quadro di una nuova visione dei due presidenti che mira a dare una nuova spinta al dialogo e alla cooperazione strategica tra i due Paesi vicini e amici.”
L’articolo informa che “sul fronte economico, le relazioni tra i due paesi hanno conosciuto una notevole evoluzione grazie a progetti di investimento, che hanno permesso all’Algeria di essere il primo partner commerciale dell’Italia in Africa e nell’area Medio Oriente-Nord Africa (MENA). Gli scambi commerciali hanno raggiunto gli 8,5 miliardi di dollari nel 2021, in netto aumento rispetto ai quasi 6 miliardi di dollari del 2020. Le esportazioni algerine verso l’Italia (costituite principalmente da idrocarburi) sono state di circa 6,24 miliardi di dollari nel 2021, mentre le importazioni dall’Italia (principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e prodotti siderurgici) hanno raggiunto i 2,26 miliardi di dollari.”
Si fa presente inoltre che “i volumi di gas esportati verso l’Italia aumenteranno di 9 miliardi di metri cubi l’anno a partire dal 2023/2024 grazie all’accordo firmato l’11 aprile ad Algeri dagli amministratori delegati di Sonatrach ed Eni. Per di più, i due paesi stanno cercando di estendere questa partnership ad altri settori di attività come l’industria meccanica, l’agricoltura, l’istruzione superiore, il turismo e la cultura.”
Riflessi politici del conflitto in Ucraina
In un editoriale di Nigrizia si fa il punto dei riflessi politici e sociali del conflitto in Ucraina sul continente africano. “In altre stagioni africane, la crisi alimentare aveva provocato le “rivoluzioni del pane”, ma oggi, la fame che minaccia l’intero continente non è più sufficiente a destabilizzare e si scontra con regimi dittatoriali che rifiutano nel modo più assoluto un qualsiasi compromesso con le richieste di libertà e democrazia che salgono dal basso. Lo vediamo in Sudan, dove la rivoluzione verso la democrazia, iniziata tre anni e mezzo fa con la cacciata di Omar El-Bashir, viene puntualmente repressa ed è prigioniera del regime militare di al-Burhan, vicino a Putin. E lo vediamo in Egitto con la presidenza di Abdel Fattah al-Sisi che, garante di equilibri internazionali, soffoca ogni dissenso.
Rassegna stampa a cura di Jean-Léonard Touadi, funzionario FAO, docente di geografia dello sviluppo in Africa, all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Foto di copertina EPA/PAOLO GIANDOTTI HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES